Sono in molti a chiedersi se esista davvero l’allergia al vino. In realtà non si è allergici al vino, a meno che non si abbia una qualche allergia all’uva, ma si è allergici ai solfiti, quei conservanti che vengono aggiunti durante il processo produttivo del vino e che servono per preservarne la qualità. L’allergia ai solfiti si manifesta con una sintomatologia piuttosto ampia, vediamo cosa fare e come evitare che insorga.
Allergia al vino, cosa devi sapere
Come dicevamo, non esiste una vera e propria allergia al vino, quanto un’allergia a ciò che esso contiene, quindi al succo d’uva, all’alcol, o molto più facilmente ai solfiti. In quest’ultimo caso la soluzione più semplice è quella di cercare di consumare vini che non contengano solfiti.
I solfiti sono dei conservanti che vengono impiegati ampiamente nell’industria alimentare. Sono presenti in diversi cibi, ma è soprattutto nella produzione vinicola che trovano largo utilizzo. La loro funzione, come è facile immaginare, è quella di preservare la qualità del prodotto finale, quindi di conservarlo.
Non si tratta comunque di una sostanza dannosa per l’uomo in certe quantità, a meno che, come nel caso degli allergici, non si sviluppi una qualche sensibilità a riguardo. L’aggiunta di solfiti è ovviamente regolamentata dal legislatore, tuttavia, va detto che non sempre la dicitura è presente sulle etichette dei vini.
Come evitare i vini con i solfiti
L’aggiunta dei solfiti è regolamentata da una normativa, ma se scrivere gli ingredienti di un alimento sull’etichetta è obbligatorio, non lo è per i vini, quindi bisogna fare molta attenzione se si decide di gustarli.
Quando si acquista del vino è buona norma chiedere al rivenditore o alla cantina se contenga solfiti. Quando invece si va in ristorante, è bene informarsi sulla presenza di solfiti non solo nel vino ma anche negli alimenti.
I disturbi associati a questo tipo di allergia sono gli stessi che si manifestano per altre allergie, quindi dagli sfoghi cutanei fino a crisi respiratorie.
La carta d’identità alimentare
Oggi, in soccorso delle persone allergiche o intolleranti, c’è la carta d’identità alimentare, un documento ideato dalla HealthyFood SRL Unipersonale e che può comodamente essere compilato online. Rispondendo a un semplice questionario sulle proprie esigenze alimentari, si genera un documento che può essere esibito nei ristoranti o inoltrato ai ristoratori via email, in modo da non correre il rischio di incappare in qualche alimento o sostanza potenzialmente dannosa per gli allergici.