La realtà vinicola della regione del Trentino Alto Adige è fortemente legata alla produzione di vini prevalentemente rossi. Le uve che presentano la bacca color rosso sono circa il 30% di quelle totali presenti sul territorio. Uno dei vini rossi altoatesini maggiormente conosciuti proviene dalla varietà la Schiava, trattasi di un vitigno prettamente autoctono. Trae le sue origini nel periodo del tardo Medioevo e partire dal Cinquecento è stata la varietà di riferimento della viticoltura del Trentino Alto Adige. Ad oggi viene coltivato in tutta la zona del Trentino, predilige in particolar modo dei terreni detritici e alluvionali. A questa varietà si ottengono dei vini molto leggeri, che presentano un basso grado alcolico e tanninico. Ovviamente ogni tipologia ha le sue caratteristiche principali, ad esempio il Santa Maddalena presenta una caratterista di pienezza nel suo gusto. Deve essere servito a temperature che oscillano tra i 12 e i 14 gradi e in genere viene abbinato a primi piatti e ai salumi prodotti nel Trentino Alto Adige.
Dalla metà dell’Ottocento, in questa terra viene coltivato su quote medio-alte il cosiddetto “re di Borgogna”, ossia il Pinot nero. Trattasi di un vino ben strutturato, simile sia per caratteristiche che per la sua qualità ai vini francesi. In particolar modo si contraddistingue per il profumo delle su bacche di colore scuro e rosso con un buon retrogusto di violetta e spezie. Le zone dove viene prodotto il Pinot nero sono la Valle dell’Adige, la Bassa Atesina e la Val Venosta. Questa varietà predilige in particolar modo dei terreni detritici calcarei. Deve essere servito ad una temperatura di 14 massimo 16 gradi centigradi e si abbina bene con la carne, come: la selvaggina, il coniglio e l’agnello, ma si sposa bene anche con i formaggi prevalentemente stagionati.
Insieme a queste due tipologie di vitigni, vi è un altro rossi di punta di questa regione, trattasi del Lagrein. Vitigno autoctono da cui nasce un vino forte con un gran carattere. E’ ottenuto principalmente presso la conca di Bolzano, ma la sua produzione si sta man mano estendendo. Caratteristico il suo aroma che presenta un retrogusto ai frutti di bosco e frutta fresca, il tutto impreziosito da un’acidità morbida. Se viene affinato in fusti di rovere, svilupperà un gusto piuttosto unico che raro. Per quanto riguarda la coltivazione, questo vitigno predilige dei terreni abbastanza caldi presenti a quote basse. Deve essere servito a temperature comprese tra i 10 e i 18 gradi centigradi, ovviamente a seconda della tipologia di vino ottenuto da questa varietà di Lagrein, si sposa bene con le carni rosse e con la selvaggina, ma anche con i formaggi, preferibilmente stagionati.