Come viene prodotto il vino rosso?
Sicuramente vi annoieremmo se vi descrivessimo nel dettaglio il complicato processo di vinificazione del vino rosso, motivo per cui abbiamo deciso di ricorrere ad una spiegazione molto semplice e facile da capire, che possa essere compresa sotto ogni punto di vista anche dai meno esperti.
Innanzitutto le bacche mature e semi morbidi annunciano all’enologo che è giunto il momento di raccogliere i frutti.
Ovviamente l’uva non viene vendemmiata nei giorni di pioggia perché gli acini sarebbero pieni d’acqua, e questo pregiudicherebbe la qualità del vino. Le uve vengono raccolte con cura, senza foglie e portate in cantina.
Giunte a questo punto vengono leggermente pigiate per consentire al mosto di fuoriuscire dalla bacca ,in modo che possano avvenire macerazione e fermentazione alcolica, processi che avvengono contemporaneamente.
La mostarda, cioè le bacche schiacciate senza grappoli, finiscono in una grande ciotola di acciaio inox o in tini di legno a fermentare. L’enologo si preoccupa che la temperatura non superi i 30 ° C durante la fermentazione.
Il mosto può rimanere in contatto con le bucce da pochi giorni per i vini rosso chiaro, e fino a un mese per i vini con una struttura più complessa. Per un’estrazione intensa di pigmenti e tannini, il mosto fermentato viene tirato e rimontato sul Chapeau, detto anche cappello. Il Chapeau si forma durante la fermentazione alcolica, più precisamente quando il mosto sale sulla superficie della nave a causa dell’anidride carbonica rilasciata durante la fermentazione.
Dopodiché viene separato dalla buccia i quanto dopo la tostatura, il vino deve essere trattato con una protezione allo zolfo, alcuni viticoltori possono persino ricorrere al solfito del mosto, con una quantità molto piccola di zolfo che viene drenato in un botte preparata per un altro importante processo, chiamato anche fermentazione malo lattica.
Gli effetti del vino rosso sulla nostra salute
Grazie ai poli fenoli, il vino rosso ha diversi benefici per la nostra salute. Il consumo moderato di vino rosso di buona qualità mantiene la salute cardiovascolare.
I poli fenoli sono anche antiossidanti che combattono i radicali liberi. In altre parole, mantiene il nostro corpo più giovane. Il vino rosso è anche considerato un prebiotico necessario per la flora intestinale.
Tuttavia non dimentichiamoci che stiamo parlando di benefici raggiungibili solo tramite un consumo responsabile e moderato.
L’esagerazione produce come sempre effetti devastanti sul nostro organismo, in particolar modo quando si parla di alcol, noto per la sua capacità di danneggiare il sistema nervoso in conseguenza all’abuso.
Alcune ulteriori curiosità sul vino rosso
Il primo posto al mondo per il consumo di vino rosso è occupato dalla Cina e forse questo non dovrebbe sorprenderci considerando la popolazione di questo stato.
Ciò che colpisce davvero è che in Cina il consumo di vino rosso pro capite è di soli 1,9 litri, mentre il leader nel consumo pro capite è il Vaticano, dove vengono consumati 74 litri di vino pro capite per abitante.
Nonostante ciò furono proprio i monaci europei a giocare un ruolo importante nello stabilire le procedure per produrre e consumare vini nel Medioevo, quando ancora il genere umano non aveva competenze approfondite in materia come al giorno d’oggi.
Molte persone durante il Medioevo erano solite ammalarsi e morire per infezioni dovute ai batteri presenti nell’acqua; i monaci consigliarono quindi un maggiore consumo di vino e birra per evitare di incorrere nel problema, ed i risultati furono sorprendenti!